Il ragionamento logico è ovunque: dalle piccolezze della vita quotidiana, tipo cucinare seguendo una ricetta, alle complessità della scienza, tipo la fusione nucleare. Se immagini l’intelligenza come una piramide, si pensa che la logica ne sia la base, detto anche “g-factor”, nonché il principale indicatore misurato nei test d’intelligenza come il QI.
”La logica è lo studio di ciò che si sussegue sequenzialmente”, ci spiega Johan Van Benthem, professore di logica all’Università di Amsterdam. “Senza la logica il mondo sarebbe solo un gran mucchio di fatti, mentre grazie ad essa questi fatti si connettono”. L’atto di sottolineare una conseguenza logica si chiama “inferenza”.
È’ un’abilità naturale che tutti gli esseri umani possiedono, e di solito migliora con il passare del tempo. I bambini sono già in grado di applicare alcune regole di inferenza. Man mano che si sviluppano le connessioni neuronali, si sviluppano nuove capacità logiche. Queste competenze migliorano anche grazie alla scuola e alle norme sociali a cui si è esposti.
La logica sta anche nell’ordine. “Sì, il nostro cervello è attratto dall’ordine. La ricerca scientifica ha dimostrato che gli ambienti disorganizzati e disordinati drenano le nostre risorse mentali, ostacolano la nostra concentrazione, aumentano i nostri livelli di stress e riducono persino la nostra memoria a breve termine e la nostra capacità di elaborare informazioni e risolvere problemi. Quando il tuo spazio è disordinato, lo sei anche tu”, ci spiega Libby Sander, ricercatrice della Bond University. “Tuttavia ci sono diversi tipi di persone: alcune persone si sentono più a loro agio con una scrivania disordinata e non amano l’ordine. Sappiamo anche che gli ambienti disordinati hanno più probabilità di favorire la creatività, poiché il cervello è incoraggiato a rompere i dogmi della normalità e a guardare le cose in modo diverso”.
43.252.003.274.489.856.000: il numero totale di combinazioni possibili per risolvere il Cubo di Rubik. Il rompicapo più venduto al mondo risale al 1974 ad opera dell’architetto ungherese Ernő Rubik. Risolverlo è oggi uno sport competitivo e ci sono campioni che ci riescono in meno di 7 secondi. Rubik stesso ci ha messo più di un mese al primo tentativo! Il cubo è diventato un simbolo delle nostre capacità di problem-solving anche al cinema: pensa a Will Smith ne La Ricerca della Felicità che lo risolve in un taxi per convincere il suo futuro capo delle sue abilità.
“Logico” è il titolo del quinto album di Cesare Cremonini, disco di platino nel 2014. La title track, Logico #1, racconta quanto la ricerca dell’amore sia in contrasto, eppure in totale accordo, con la logica dell’universo. Se sei più un tipo da hip-hop, invece, ricordati la hit old-school La Tua Logica di Fabri Fibra e Nesli, mentre se ti piace il British Rock cerca “The Logical Song” dei Supertramp (1979).
Eureka! In greco antico Εὕρηκα significa “l’ho trovato” ed è la parola usata per descrivere il momento in cui ti si accende la lampadina. Secondo la leggenda, il matematico Archimede coniò la frase scoprendo la legge fisica che governa il galleggiamento… mentre si faceva il bagno in vasca.