Lo stupore è quella sensazione che proviamo quando ci troviamo di fronte a qualcosa di enorme, fisicamente o metaforicamente, che trascende il nostro quadro di riferimento. Qualcosa che fatichiamo a capire. Funziona così: nel corso della nostra vita, i nostri cervelli imparano a codificare quello che è “normale”, e predire quello che potrebbe succedere in base a quello che ci succede regolarmente. Questo meccanismo è fondamentale per poter sopravvivere in un mondo complicato come il nostro, ma limita ciò a cui pensiamo durante la vita di tutti i giorni. Quando questo schema viene sovvertito, proviamo stupore.
Michiel van Elk, uno scienziato dell’Università di Amsterdam, ha sottoposto il cervello di 32 partecipanti tra 18 e 41 anni ad una risonanza magnetica, mentre si guardavano tre diversi tipi di video di 30 secondi. C’era chi guardava video divertenti di animali, video di paesaggi neutri e piacevoli, e poi video “stupefacenti”, come i panorami mozzafiato della serie Planet Earth della BBC. Mentre guardare i video divertenti e neutri tende ad aumentare l’attività nelle regioni cerebrali del Default Mode Network (DMN), ovvero la porzione del cervello che viene utilizzata quando si pensa a se stessi o quando la mente vaga, i partecipanti che guardavano video mozzafiato avevano delle menti più tranquille, con un’attivazione minore del loro DMN. Può darsi dunque che lo stupore ci “tiri fuori” da noi stessi, facendoci sentire più immersi nell’ambiente circostante e nel modo, impedendoci di rimuginare sui nostri problemi e sui fattori di stress quotidiani.
“Lo stupore ha effettivamente un impatto trasformativo sul cervello delle persone e sul loro comportamento”, dice Beau Lotto, neuroscienziato di University College London, in un articolo della CBC. Difatti, analizzando scientificamente quello che succede nei nostri cervelli quando siamo stupiti o incantati, è possibile scovare diversi effetti positivi. Vivere qualcosa di straordinario può farci sentire piccoli. Fisicamente, ci si disegna più piccoli dopo aver provato stupore. Lo stupore aumenta il sentimento di benessere nelle persone, e le persone che provano più stupore tendono anche ad avere livelli più bassi di citochine infiammatorie. La ricerca nota anche che lo stupore dona una nuova soddisfazione per la vita e ci rende più in sintonia socialmente: può renderci persone più curiose, creative e compassionevoli. In diversi studi, i partecipanti stupiti tendono poi a comportarsi in modo più prosociale. Sono più propensi a dare una mano, donare più denaro e dedicare più tempo a sconosciuti.
Il primo “wow” registrato è stato scozzese. In una traduzione del 1513 dell’Eneide di Virgilio, il traduttore Gavin Douglas scrisse: “Out on thir wanderand spiritis, wow! thow cryis.” Si ipotizza che fosse un’espressione nata dall’esclamazione “vow!”, di “I vow” cioè “lo giuro!”. Secondo l’Oxford English Dictionary è verso la fine del 1800 che “wow” entra nel vocabolario di tutti i giorni degli inglesi. É invece negli anni del 1920-30 che si inizia ad usare veramente tanto, ma come sostantivo, come per dire “questa cosa è wow!” Oggi invece Post Malone dice “It’s a moment, when I show up, got them saying ‘Wooooow’.”
La maggior parte delle esperienze di stupore sono positive, ma un quarto fino ad un terzo delle esperienze, in realtà, possono provocare del dolore o dello sconforto, secondo Dacher Keltner, uno psicologo alla University of California Berkeley che studia lo stupore da decenni. Lo stupore può anche terrorizzare: riempirti di un senso di fallimento, o mancato significato del mondo. La differenza di come te la vivi sembra stare nella tua cultura: la ricerca di Keltner sembra suggerire che per le culture organizzate orizzontalmente come quelle della Norvegia, per esempio, lo stupore sembra essere “più positivo ed edificante”, mentre in culture organizzate verticalmente, come la Cina, lo stupore è vissuto come una minaccia.
Guardare su, verso lo spazio, e ricordarci quanto siamo piccoli in confronto all’universo ci fa sempre provare un po’ di stupore. Stupisciti. Ci sono probabilmente più di 1.000.000.000.000.000.000.000.000 stelle là fuori, più di tutti i granelli di sabbia sulla Terra. Ad occhio nudo puoi vedere al massimo il 5% dell’universo. Quando cala il sole su Marte, il tramonto non è arancione: è blu. Dureresti 15 secondi nello spazio senza una tuta da astronauta. Ci sono decine di migliaia di buchi neri al centro della Via Lattea, che è circa larga 105,700 anni luce. Un anno luce è 9.460.730.472.581 kilometri. Su Marte c’è la montagna più alta mai osservata, si chiama Olympus Mons ed è tre volte il Monte Everest. Il Sole ha un diametro 109 volte più grande della Terra. Una delle lune di Saturno si chiama Enceladus e riflette il 90% della luce solare perché è completamente ricoperta di ghiaccio, quindi fa un freddo cane: -201°C. Giove di lune invece ne ha 79. Plutone è più piccolo degli Stati Uniti.